Sogno di una notte di mezzo pomeriggio
"Eliminare tutti gli elementi selezionati?"
PLIN!!!
Maledetto plin! di Windows!! Entra nel cervello e lo divora come un cancro.
Vado in bagno ad espletare il bisognino fisiologico mattutino alle 3 del pomeriggio. Al momento culminante, i due bambini che giocavano fuori nel cortile entrano nella stanza e cominciano a farmi rimbalzare la palla sulla testa. In un raptus d'ira, afferro la spazzola e, tirata la bambina verso di me, comincio furiosamente a pettinarle i capelli. Lei comincia a piangere, e l'altro bambino mi urla di lasciarla stare. Tra urla e pianti, entra nel bagno l'omone nero de "Il miglio verde" e strappandomi la bambina dalle mani mi dice "non fare del male a questi poveri innocenti". L'abbraccia così forte da stritolarla.
Mi pulisco velocemente con la carta igienica, è meglio prendere un po' di aria fresca. Scanso bruscamente l'omone nero ed esco. Fuori dalla porta vengo avvolto da una nebbia fittissima. Tra i fumi di questo plasma si affaccia un maggiordomo in frac, mi porge un cuscino di velluto porpora con sopra una pistola, dicendomi "E' il momento di farla finita, signore"
Afferro la pistola e gli sparo tre colpi nel piede. Mentre comincia a saltellare sul piede buono, dietro di lui una band messicana si lancia nell'esecuzione de "La Cucaracha" in ritmo coi suoi saltelli.
Ho capito cosa devo fare.
Torno dentro, mi metto al computer, e disabilito gli effetti sonori di Windows.
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PLIN!!!
Maledetto plin! di Windows!! Entra nel cervello e lo divora come un cancro.
Vado in bagno ad espletare il bisognino fisiologico mattutino alle 3 del pomeriggio. Al momento culminante, i due bambini che giocavano fuori nel cortile entrano nella stanza e cominciano a farmi rimbalzare la palla sulla testa. In un raptus d'ira, afferro la spazzola e, tirata la bambina verso di me, comincio furiosamente a pettinarle i capelli. Lei comincia a piangere, e l'altro bambino mi urla di lasciarla stare. Tra urla e pianti, entra nel bagno l'omone nero de "Il miglio verde" e strappandomi la bambina dalle mani mi dice "non fare del male a questi poveri innocenti". L'abbraccia così forte da stritolarla.
Mi pulisco velocemente con la carta igienica, è meglio prendere un po' di aria fresca. Scanso bruscamente l'omone nero ed esco. Fuori dalla porta vengo avvolto da una nebbia fittissima. Tra i fumi di questo plasma si affaccia un maggiordomo in frac, mi porge un cuscino di velluto porpora con sopra una pistola, dicendomi "E' il momento di farla finita, signore"
Afferro la pistola e gli sparo tre colpi nel piede. Mentre comincia a saltellare sul piede buono, dietro di lui una band messicana si lancia nell'esecuzione de "La Cucaracha" in ritmo coi suoi saltelli.
Ho capito cosa devo fare.
Torno dentro, mi metto al computer, e disabilito gli effetti sonori di Windows.